VIAREGGIO. “Da domani alla Pam di Viareggio inizia lo stato di agitazione: sono previsti grossi disservizi nelle domeniche e durante la settimana.” A darne l’annuncio, tramite un comunicato stampa, sono Massimiliano Bindocci di Filcams CGIL Lucca, Giampiero Guidi di Fisascat UIL Lucca e Giovanni Sgrò di Uiltucs UIL Lucca.

“L’azienda, cogliendo le nuove disposizioni di legge, intende obbligare il personale a lavorare nelle sue ore la domenica, diversamente da come fanno tutte le altre e da come fa in molte altre realtà .

“Tale iniziativa non ha precedenti, se non in pochissime altre realtà.

“Tra l’altro, in questa operazione, l’azienda vuole anche ridurre le maggiorazioni per il lavoro dall’80% al 30%, interpretando in modo unilaterale una vecchia disposizione contrattuale scritta quando le domeniche si stava chiusi.

“La cosa poi genererebbe un problema di disservizio e già i problemi alla Pam di Viareggio sono evidenti, code alle casse, scaffali sguarniti, scadenze. Insomma, si lavora male perché siamo pochi, e l’azienda vuole ridurre gli organici nella settimana e ridurre gli organici durante la settimana obbligandole a svolgere l’orario ordinario la domenica.

“Questa è una ulteriore dimostrazione del fatto che aprire le domeniche 52 volte l’anno è assolutamente inutile e non serve né ad aumentare l’occupazione né a risolvere la crisi.

“La notizia che si legge di assunzioni in Pam, come lavoratori domenicali, è certamente una bufala un Versilia ed a Lucca.

“Addirittura l’azienda sta mettendo in dubbio il godimento delle ferie estive.

“La risposta decisa in assemblea a Viareggio è stata quella di bloccare lo straordinario, e di non andare a lavorare per le feste, e di irrigidirsi sugli orari.

“Nonostante l’iniziativa sindacale e una procedura di mobilità aperta nella filiale, l’azienda ha comunque dichiarato di voler chiamare dei lavoratori interinali la domenica. L’arroganza aziendale non ha eguali nella grande distribuzione.

“Sono previsti scioperi anche a sorpresa, senza preavviso – concludono i tre sindacalisti – per cui la clientela potrebbe trovarsi davanti a reiterate sorprese: lo stato di agitazione è fino al 2 maggio.”

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